Affitti brevi e turismo: differenze e regole per host e guest

Maurizio Sicuro

Maurizio Sicuro

COO | Hostmate

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Host, guest, piattaforme online. Poi ancora locazione turistica, locazione breve e le norme che regolano il tutto.

Cerchiamo di mettere ordine e definire alcuni dei concetti che ruotano intorno alla locazione breve e al turismo.

Partiamo innanzitutto dalle definizioni.

Affitto turistico: che cos’è e come funziona

L’affitto turistico, chiamato anche contratto di locazione d’immobile a uso turistico è, appunto, una forma contrattuale in cui si prevede che l’abitazione venga concessa in locazione per un periodo non superiore a 3 mesi.

Il conduttore dichiara nel contratto di usare l’immobile locato, ubicato fuori dal suo Comune di residenza, come abitazione secondaria e per finalità turistica.

Pertanto viene escluso dalla contrattualistica inerente ai contratti di locazione “classici” (quelli con formule fino a 18 mesi, 3+2 o 4+4 anni).

Differenza tra locazione turistica e locazione breve

Spesso utilizzate come sinonimi, in realtà le due forme contrattuali hanno delle differenze sostanziali.

  1. Durata

Come scritto in precedenza, la principale differenza tra affitto breve e affitto turistico sta nella durata (affitto turistico massimo 3 mesi, affitto breve massimo 30 giorni).

  1. Motivazioni

Come è insito nella stessa parola, la locazione turistica è prevista per turisti o viaggiatori che vogliono usufruire di un alloggio temporaneo durante, appunto, un viaggio.

La locazione breve, invece, può ospitare persone per motivi diversi dal  turismo: motivi di lavoro, per esempio, o altre necessità di natura temporanea.

Quando non si deve registrare un contratto di affitto?

Non c’è obbligo di registrazione per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno.

Cedolare secca nei contratti di affitto turistico

Per quanto concerne le imposte dirette, il procedimento è analogo a quello della locazione ordinaria.

Il proprietario può, infatti, optare per una tassazione piatta (cedolare secca) del 21% ai sensi del DL n. 50/2017.

In alternativa, si può scegliere anche il regime di tassazione ordinaria, con l’imposizione sulla base delle aliquote Irpef, comprensive di addizionali, imposta di registro e bollo. In questo caso il canone di locazione risulta ridotto nella misura forfettaria al 95%.

Se vuoi approfondire ulteriormente, contattaci: saremo felici di rispondere a ogni tua domanda.

I rapporti tra host e guest

Le piattaforme online come Airbnb, che fungono da intermediari tra host e guest, hanno introdotto sistemi di valutazione e recensioni che contribuiscono a mantenere un certo livello di responsabilità e fiducia nella community.

Gli host possono valutare i guest in base alla loro condotta durante il soggiorno, e viceversa. Questo sistema incoraggia sia gli host che i guest a comportarsi in modo rispettoso e responsabile durante il processo di affitto, oltre che situazioni in cui turisti soddisfatti parleranno bene dell’alloggio.

Per i guest, l’utilizzo di queste piattaforme offre la possibilità di leggere recensioni e valutazioni sugli host e sulle proprietà prima di prenotare.

Ciò aiuta a fare una scelta informata e a evitare sorprese sgradevoli una volta arrivati a destinazione.

Va da sé che la regolamentazione di questa tipologia di affitti è diventata imprescindibile, soprattutto in seguito all’aumento della popolarità degli affitti brevi.

In molte città, come Milano, Venezia e Roma, sono stati stabiliti limiti sul numero di giorni in cui è consentito affittare una proprietà per brevi periodi. Ciò è stato fatto per bilanciare l’impatto del turismo sulla comunità locale e prevenire la trasformazione eccessiva di quartieri residenziali in destinazioni turistiche affollate.

Gli affitti brevi hanno sicuramente rivoluzionato l’industria del turismo, offrendo nuove opportunità per gli host e un’esperienza più autentica per i viaggiatori. Tuttavia, il crescente successo di questo settore ha richiesto l’implementazione di nuove regole per garantire una gestione responsabile e sostenibile.

Le normative italiane per gli affitti brevi mirano a trovare un equilibrio tra le esigenze dei proprietari, la salvaguardia delle comunità locali e la tutela dei diritti dei turisti. Grazie alle piattaforme online, host e guest possono comunicare in modo più trasparente, assicurando una migliore esperienza complessiva.

In definitiva, con il rispetto delle normative vigenti e l’adozione di pratiche etiche, gli affitti brevi possono continuare a essere un’opzione vantaggiosa per gli host e una scelta piacevole per i viaggiatori desiderosi di scoprire nuove culture e vivere avventure uniche.

Quello che facciamo noi di Hostmate è aiutarti a individuare e gestire le soluzioni di affitto e locazione migliori per la tua casa.

Tra i nostri servizi dedicati all’affitto breve, sono annoverati anche gli adempimenti normativi.

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Si precisa che questo articolo non fornisce alcuna consulenza fiscale o contabile. Ti consigliamo di consultare un professionista del settore per ricevere assistenza personalizzata e adeguata alle tue esigenze in materia fiscale e contabile.

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