Dal 20 maggio 2026 entrano a regime in tutta l’Unione europea nuove regole pensate per rendere gli affitti brevi più trasparenti e tracciabili. Le piattaforme (Airbnb, Booking, ecc.) dovranno verificare i codici di registrazione delle unità e inviare dati periodici alle autorità nazionali. Per gli host e i property manager questo significa maggiore compliance, ma anche un mercato più ordinato e affidabile.
Che cos’è il Regolamento (UE) 2024/1028
È la norma europea sulla raccolta e condivisione dei dati degli alloggi in affitto breve: introduce regole uniformi per registrazione, controlli e flussi informativi tra piattaforme e Pubbliche Amministrazioni, con l’obiettivo di avere statistiche affidabili e strumenti efficaci di controllo. L’atto è stato adottato nel 2024 e si applica dopo 24 mesi, quindi dal 20/05/2026.
Cosa cambia in concreto per host e property manager
- Numero di registrazione univoco: dove è previsto un registro locale/regionale, ogni unità deve avere un codice (CIN/CIR) e mostrarlo nell’annuncio. Le piattaforme possono sospendere o rimuovere annunci senza numero valido.
- Controlli automatici “by design”: le piattaforme devono verificare il codice confrontandolo con gli elenchi pubblici e svolgere controlli a campione.
- Invio dati alle autorità: su base mensile (o trimestrale per operatori più piccoli) verso un punto di accesso digitale nazionale: notti vendute, numero ospiti, URL dell’annuncio, indirizzo e numero di registrazione.
Perché la UE lo fa
Tre i motivi principali:
- Trasparenza del mercato e contrasto agli “annunci fantasma”;
- Statistiche affidabili per politiche turistiche e urbane;
- Uniformità delle regole tra Paesi e città.
Tempistiche (da segnare in agenda)
- Ora: il Regolamento è in vigore; Stati e piattaforme stanno predisponendo sistemi e API.
- Dal 20/05/2026: obblighi operativi attivi in tutta l’UE (con sanzioni definite a livello nazionale).
Focus Italia / Milano: CIR e (nuovo) CIN
In Lombardia e a Milano è già richiesto il CIR – Codice Identificativo di Riferimento per alloggi turistici e strutture ricettive: va richiesto e riportato negli annunci. A Milano è inoltre operativo il CIN (Codice Identificativo Nazionale) collegato alla banca dati del Ministero del Turismo (BDSR). Tenere in ordine questi codici oggi semplifica il passaggio alle regole UE del 2026.
Cosa rischia chi non è in regola
- Blocco o rimozione temporanea dell’annuncio da parte delle piattaforme;
- Perdita di visibilità e di prenotazioni;
- Possibili sanzioni nazionali che ogni Stato potrà definire e aggiornare.
Checklist operativa
- Mappa ogni immobile: quale registro si applica (comunale/regionale)? Hai il codice (CIR/CIN) e l’hai inserito in annuncio?
- Allinea i sistemi: PMS/Channel con campi obbligatori (codice, indirizzo completo, capienza, URL annuncio). Questo evita incongruenze nei flussi dati.
- Controllo trimestrale: verifica che codice e indirizzo combacino con quanto compare nei registri pubblici.
- Piano emergenza: se un codice viene sospeso, prevedi delisting temporaneo e comunicazione standard a proprietario/ospiti fino a regolarizzazione.
Come ti aiutiamo noi di Hostmate
Da più di 8 anni nel mercato degli Affitti Brevi a Milano e Venezia gestiamo più di 120 appartamenti. Ti portiamo senza stress alla conformità UE 2026:
- Onboarding documentale e verifica codici (CIR/CIN);
- Allineamento PMS/Channel ai campi richiesti dal Regolamento;
- Quality score dell’annuncio (foto, testi, dotazioni) e strategia prezzi;
- Monitoraggio costante e gestione imprevisti (blocchi/sospensioni).
E al tempo stesso ottimizziamo: pricing, occupazione, recensioni, check-in/check-out e gestione degli ospiti.
Vuoi sapere quanto può valere il tuo immobile? Compila il nostro form e scoprilo subito!
Fonti principali: Consiglio UE (adozione), schede Parlamento/Commissione, testo su EUR-Lex, risorse ufficiali su CIR/CIN per Milano/Lombardia, analisi di settore sui flussi dati e volumi prenotazioni.