La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) rientra tra gli adempimenti principali per chi si dedica alla locazione turistica in Italia. Essenziale per operare in regola, questo documento attesta che l’immobile rispetta tutte le normative vigenti in termini di sicurezza, igiene e abitabilità. Con l’introduzione di normative sempre più stringenti, è fondamentale capire quando la SCIA per le case vacanze è obbligatoria, cosa comporta e come ottenerla, anche nel caso di una attività non imprenditoriale.
Quando è obbligatoria la SCIA?
La presentazione della SCIA è sempre richiesta quando si inizia un’attività di ricezione turistica, sia che questa venga svolta in forma continuativa, sia che si pratichi in forma occasionale o non imprenditoriale.
In dettaglio, la SCIA per affitti brevi è obbligatoria in ogni caso in cui pubblicizzi l’alloggio su Airbnb, Booking e altre piattaforme online, anche se intendi aprire le prenotazioni per poche settimane l’anno. Alcuni comuni e regioni prevedono inoltre delle ulteriori indicazioni specifiche che è opportuno verificare.
La SCIA va inviata telematicamente al Comune di competenza per dichiarare che l’attività è conforme a tutte le normative locali e nazionali. Per controllare se è necessaria la SCIA per una casa vacanze non imprenditoriale è bene consultare le disposizioni locali a livello comunale e regionale.
In caso di mancato rispetto delle previsioni normative si va incontro a sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, alla sospensione dell’attività.
Le nuove norme per gli affitti brevi
La SCIA rientra tra gli adempimenti per le locazioni brevi aggiornati al 2024. Le innovazioni hanno introdotto nuove regole per aumentare la trasparenza e regolamentare un mercato in continua crescita. Tra i principali cambiamenti spiccano:
- l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), che deve essere obbligatoriamente esposto in tutti gli annunci pubblicitari e presso la struttura, sia all’interno che all’esterno;
- la trasmissione dei dati sugli ospiti a fini statistici attraverso il portale Ross1000;
- l’aumento delle verifiche per garantire la sicurezza e l’agibilità delle strutture.
Rimangono poi sempre a carico del locatario la riscossione e il versamento dell’imposta di soggiorno e la registrazione degli ospiti sul portale Alloggiati Web richiesta dalla Questura.
La SCIA per affitti brevi è diventata un elemento ancora più cruciale per chi vuole operare nel settore turistico. Le nuove norme stabiliscono che:
- Le locazioni brevi devono rispettare standard rigorosi di sicurezza e igiene.
- Le attività non conformi rischiano sanzioni amministrative elevate, fino alla chiusura forzata.
Le innovazioni del 2024 hanno reso la SCIA obbligatoria in tutti i casi. Va presentata allo Sportello Unico delle Attività Produttivo (SUAP) nel Comune di competenza con tutta la documentazione necessaria. Le diverse regioni possono stabilire alcune variazioni sulla esecuzione della legge e sulle relative sanzioni in caso di mancato rispetto.
Certificato di abitabilità e certificato di agibilità
Un altro aspetto fondamentale per rispettare le disposizioni sugli affitti brevi riguarda il certificato di abitabilità, o agibilità. Il documento attesta che l’immobile è idoneo a essere utilizzato a scopi abitativi e che rispetta tutti i requisiti previsti dalla legge.
Il controllo di abitabilità (che sostituisce quello di agibilità) riguarda soprattutto le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza della sistemazione, con un focus sugli impianti e la solidità strutturale. Serve per tutti gli immobili destinati a locazione, sia a lungo termine sia breve. Prima di presentare la SCIA per casa vacanze, è fondamentale procurarsi questo attestato.
Il certificato deve essere richiesto presso il Comune di competenza e rappresenta un prerequisito fondamentale per operare nel rispetto della legge.
Come essere a norma?
Per essere completamente in regola con le leggi vigenti sugli affitti brevi, ci sono alcuni passaggi fondamentali da seguire. Ecco una check-list per verificare la conformità della tua attività:
- Controllo delle disposizioni locali: ogni Comune può prevedere regolamenti specifici per le case vacanze. È importante informarsi presso gli uffici comunali per capire eventuali requisiti supplementari in vigore nella propria zona.
- Presentazione della SCIA: la SCIA per le case vacanze va inviata al Comune tramite il SUAP completa di tutti i documenti richiesti, inclusi il certificato di abitabilità, ex agibilità.
- Dotazione di dispositivi di sicurezza: la sistemazione turistica deve offrire rilevatori di fumo ed estintori sottoposti a manutenzione regolare e verificata.
- Ottenimento del CIN: sempre obbligatorio e va richiesto attraverso la Banca Dati delle Strutture Ricettive ed esposto negli annunci promozionali, all’interno e al di fuori dell’alloggio.
- Comunicazione dei dati sugli ospiti: sia a fini statistici su Ross1000 che per motivi di pubblica sicurezza alla Questura.
Il rispetto di tutti questi passaggi è fondamentale per essere in regola con le normative e gestire il tuo immobile in modo sicuro e trasparente. La SCIA per una casa vacanze non imprenditoriale, così come gli altri adempimenti, valgono anche per attività non continuative.
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