L’affitto di casa per brevi periodi è diventato un’opportunità sempre più allettante per chi possiede un immobile da mettere a rendita. Le piattaforme di intermediazione online hanno reso ormai da anni più rapida e semplice la locazione, moltiplicando le occasioni di guadagnare qualche soldo extra. Prima di iniziare, però, è molto importante conoscere le regole principali per fare tutto nel modo giusto e senza correre il rischio di problemi legali e fiscali. Ecco allora qualche consiglio su come affittare casa per brevi periodi.
Cosa serve per affittare una casa per brevi periodi: una mini guida pratica
Cominciamo il nostro discorso sulle locazioni brevi con una rapida panoramica su come funzionano. A differenza dei contratti tradizionali, per una casa in affitto per un breve periodo è richiesta una documentazione legale meno formale e più agile. Analizziamo alcuni degli aspetti fondamentali:
- la durata: in genere, gli accordi per l’affitto di casa per brevi periodi hanno una durata massima di 30 giorni. Per estendere poi ulteriormente il soggiorno potrebbe essere necessario un contratto e il conseguente pagamento delle imposte di registro e di bollo;
- la registrazione: la locazione breve non richiede passaggi di registrazione formale. Per il proprietario è sufficiente notificare all’Autorità di Pubblica Sicurezza l’occupazione dell’immobile e i nominativi e i dati personali delle persone ospitate attraverso l’apposito portale Alloggiati Web;
- gli adempimenti fiscali: le locazioni brevi sono soggette a tassazione IRPEF e vanno indicate nel modello 730 o nel modello UNICO. Le spese relative agli affitti sono deducibili in misura forfettaria per un massimo del 5% del reddito complessivo. È anche possibile optare per il regime della cedolare secca che prevede il pagamento di una tassa fissa pari al 21% di quanto incassato senza ulteriori deduzioni.
Abbiamo parlato di immobili da mettere a rendita, ma ricorda che si può anche affittare la prima casa per brevi periodi.
Come affittare casa per brevi periodi: i contratti
Per affittare un appartamento per brevi periodi, o qualsiasi altra tipologia di immobile, è importante predisporre un documento che includa tutte le informazioni principali dell’accordo, quindi:
- i dati anagrafici delle due parti;
- dove si trova l’immobile e le sue caratteristiche (per esempio metratura, numero di vani e dati catastali);
- a quanto ammonta il canone e le modalità di pagamento, comprensivo di spese accessorie per pulizie, servizio e tasse di soggiorno;
- la durata della locazione e la data di inizio e di conclusione del rapporto.
Per il resto, hai a disposizione varie categorie di contratto da far sottoscrivere agli inquilini, tra cui:
- la locazione transitoria, per soggiorni che durano dai 30 giorni a un massimo di 18 mesi, che rappresenta la sistemazione standard per studenti o lavoratori fuori sede;
- le locazioni turistiche, una variante speciale dell’affitto breve regolata dal Codice del Turismo.
Affitto casa per brevi periodi sulle piattaforme
Il mercato degli affitti brevi sta evolvendo grazie alle piattaforme online tra le quali Airbnb che mettono in contatto diretto chi cerca un alloggio e chi lo offre.
Per chi è proprietario di un immobile e desidera semplificare il processo di affitto per brevi periodi, esistono servizi specializzati come Hostmate che si fanno carico di tutti gli aspetti della gestione di una locazione turistica o breve.
Affittare casa per brevi periodi rappresenta un’ottima opportunità di guadagno. Con una buona preparazione, le conoscenze necessarie e il giusto aiuto riuscirai a ottenere il massimo riducendo tempi e costi.
Si precisa che questo articolo non fornisce alcuna consulenza fiscale o contabile. Ti consigliamo di consultare un professionista del settore per ricevere assistenza personalizzata e adeguata alle tue esigenze in materia fiscale e contabile.